MODALITÀ OPERATIVE
La figura dello “spazzino tradizionale” è sempre più sostituita dal concetto di unità operativa, anche quando formata da un solo operatore, dotato intanto di un automezzo versatile e di maggiore capienza, capace di trasportare tutti gli strumenti di lavoro necessari, finalizzato non più allo spazzamento di singole vie e strade, ma invece orientato al presidio dell’area assegnata.
Ciò consente di modificare profondamente la figura del netturbino: non più solo colui che deve manualmente “pulire” la Città, con tutto il suo carico di cartacce, polvere terra, foglie, rifiuti abbandonati, ma una figura professionale nuova che ha il compito di mantenere il livello di pulizia assicurato dalla macchina.
Oggi è necessario disporre di operatori professionalmente qualificati, capaci di usare i nuovi strumenti, convinti che per pulire la Città non basta unicamente la scopa ma occorre programmazione, logistica integrata, elasticità, flessibilità nell’organizzare gli interventi per rispondere ai problemi là dove si creano, definendo scale di priorità.
Così è possibile ottenere un livello qualitativo più elevato, diminuendo il carico di lavoro in termini di fatica fisica, di percorrenza a piedi, aumentando la produttività, cioè l’area di intervento.